Tefta ammette di avere ancora paura di suo marito, perché il giorno della tragedia “stava parlando con qualcuno”.
Tefta Malaj, dimessa dall’ospedale nei giorni scorsi, teme che ci sia qualcuno che agisca dietro suo marito Taulant che, nella notte tra il 6 ed il 7 maggio, uccise a Torremaggiore sua figlia 16enne Jessica e il presunto amante della moglie, il 51enne Massimo De Santis.
Tefta: “Non era da solo”
Durante l’ultima intervista a La Vita in Diretta su Rai 1, Tefta ha ripercorso i momenti di quella tragedia vissuta nella sua casa di Torremaggiore (Foggia), dicendo: “La ferita ci sarà sempre, ma io devo andare avanti per mio figlio”.
La donna ha ancora paura del marito, “perché penso sempre che non era da solo, aveva qualcuno che lo aiutava. L’ho sentito quella sera, quando ci stava ammazzando, che stava parlando con qualcuno. ‘Li ho ammazzati, li ammazzo ancora’, diceva”.
I piani per il futuro
La donna ha dichiarato anche di volersi trasferire, “perché vedo che nel paese m sento osservata, non riesco a stare qua. Mi sento sola, cerco di non piangere davanti al bambino, di essere felice ma anche lui cerca la sorella. Mi ha detto che Jessica è andata in cielo con la scala”, afferma sottolineando di voler riprendere in mano la sua vita proprio per suo figlio di soli 5 anni.
“Ho fatto il corso da Oss e vorrei iniziare un lavoro che mi piace, cioè curare le persone in difficoltà”, ha detto Tefta, confessando di essere rimasta senza soldi perché dopo il massacro non ha più trovato i risparmi che aveva conservati in casa. “Erano circa seimila euro, solo io e lui sapevamo dove si trovavano. Mi ha lasciato senza nulla”.
Poi interviene anche il legale della donna, Michele Sodrio, sostenendo che si sia trattato di “un duplice delitto premeditato e del tentativo di omicidio di Tefta”. La 39enne infatti gli ha riferito “degli elementi oggettivi di cui non posso parlare essendoci delle indagini in corso, ma sono assolutamente convinto che questo assassinio è premeditato, questo gesto atroce”.